Martedì, 26 febbraio 2019, alle ore 16.00, presso la Biblioteca del Senato (Piazza della Minerva n. 38 - Roma) sarà presentato il volume di Francesco Leoncini:

   26 Febbraio 2019

Martedì, 26 febbraio 2019, alle ore 16.00, presso la Biblioteca del Senato (Piazza della Minerva n. 38 - Roma) sarà presentato il volume di Francesco Leoncini:

Martedì, 26 febbraio 2019, alle ore 16.00, presso la Biblioteca del Senato (Piazza della Minerva n. 38 - Roma) sarà presentato il volume di Francesco Leoncini: "Alternativa mazziniana" (Castelvecchi, 2018)

Presentazione del volume: Martedì, 26 febbraio 2019, alle ore 16.00, presso la Biblioteca del Senato (Piazza della Minerva n. 38 - Roma) sarà presentato il volume di Francesco Leoncini: "Alternativa mazziniana".

Interverranno: Gerardo Bianco, Mario Di Napoli, Luciano Tosi.

Sarà presente l’Autore


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A poco più di cent’anni dalla «Conferenza delle nazionalità soggette all’Austria-Ungheria» (8-10 aprile 1918) ritorna a Roma il tema cruciale dei rapporti tra l’Italia e il mondo danubiano-balcanico con tutte le implicazioni che esso ha avuto e le passioni che tutt’ora suscita sulla questione del confine orientale.
A riproporlo è il recente volume di Francesco Leoncini, "Alternativa mazziniana", Castelvecchi edizioni - 2018, che con una serrata analisi, a partire dalle prime indicazioni e proposte di epoca risorgimentale (Mazzini, Cavour, Tommaseo, Pacifico Valussi), rivaluta e rilancia la corrente neomazziniana attiva nel corso della Grande Guerra con personalità di assoluto rilievo quali Gaetano Salvemini, Giovanni Amendola, Carlo Sforza, Giuseppe Antonio Borgese, Francesco Ruffini, Andrea Torre e il direttore del «Corriere della Sera» Luigi Albertini.
Essi propugnavano fin dall’inizio del conflitto una linea politica che tendesse a un accordo con gli esponenti delle popolazioni slave al fine di una comune lotta contro la Monarchia asburgica. Ma l’Italia ufficiale di Sonnino e degli stessi comandi militari non riuscì a concepire una guerra che portasse alla dissoluzione della compagine austro-magiara, di conseguenza solo dopo la rotta di Caporetto e il ritiro della Russia, venne dato spazio all’alternativa mazziniana volta a stabilire un’alleanza strategica con i comitati degli émigrés che nel frattempo si erano costituiti e a porre l’Italia al centro di un vasto schieramento internazionale tale da soddisfare contemporaneamente i suoi interessi vitali e l’aspirazione a giocare un ruolo di prima grandezza.
Particolarmente significativo fu l’apporto di Umberto Zanotti-Bianco che con la sua rivista «La Voce dei Popoli» offrì una tribuna ove poter affermare le ragioni delle diverse etnie e informare sulla loro storia.
Si svilupperà su questi temi il dibattito che avrà luogo martedì 26 febbraio alla Biblioteca del Senato, piazza della Minerva 38, inizio alle ore 16, con la presenza dell’Autore e la partecipazione dell’onorevole Gerardo Bianco, presidente dell’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), del dottor Mario Di Napoli, presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana e del professor Luciano Tosi, già ordinario all’Università di Perugia.

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