Il sistema idraulico romano di Frigento, Campania, Italia Meridionale / Ugo Chiocchini e Celestino Grassi

Il sistema idraulico romano di Frigento, Campania, Italia Meridionale / Ugo Chiocchini e Celestino Grassi

Il sistema idraulico romano di Frigento, Campania, Italia Meridionale / Ugo Chiocchini e Celestino Grassi La necessità di fornire acqua all’insediamento dell’attuale Frigento a quota 910 m s.l.m. e alla strada che collegava la moderna Mirabella Eclano a Conza della Campania è stata risolta dai Romani con la costruzione di un sistema idraulico di immagazzinamento, costituito da alcune cisterne scavate nel Flysch galestrino del Cretacico con grado di permeabilità relativa estremamente basso, posto sotto un livello superficiale di suolo sabbioso spesso fino a 5 m con grado medio di permeabilità relativa. L’ordine di grandezza del volume di acqua che il suolo avrebbe potuto assorbire in un anno sulla superficie di circa 26.000 m2 relativa all’isoipsa 900 m s.l.m. è compreso tra 5798 e 6256 m3. Questi valori sono considerati minimi perché si dovrebbe aggiungere la quantità di acqua derivante dalla fusione della neve, che però non è al momento possibile calcolare per la mancanza di dati statistici specifici. Pertanto l’acqua si accumulava sul fondo delle cisterne formando la riserva idrica disponibile tutto l’anno. Ugo Chiocchini - Celestino Grassi, Il sistema idraulico romano di Frigento, Campania, Italia Meridionale, in «Italian Journal of Engineering Geology and Environment», 1 (2015), pp. 61-73.

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THE ROMAN HYDRAULIC SYSTEM OF FRIGENTO

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